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Una signora qualunque, la spesa da mettere a posto, un'importante ricorrenza familiare da festeggiare. Tutto deve essere perfetto. Ma per chi è malato di Alzheimer la quotidianità diventa una salita impervia, fatta di scoperte e di perdite. Mentre si affacciano i ricordi di ragazza: italiana di Libia in fuga dal nascente regime di Gheddafi. Un lungo racconto in cui i ricordi si fondono con l'ostilità del presente; un monologo tragicomico che cerca di dare voce al malato nella forma teatrale che più si confà alla solitudine; un giallo domestico alla ricerca di qualcosa che sfugge: la propria memoria. Persone ed episodi cruciali della storia familiare dell'autrice si mescolano con le testimonianze di persone affette dal morbo di Alzheimer. La voce della protagonista è una, ma è tante.